Il mondo piange la tragedia dell’aereo della Malaysia Airlines esploso in volo, e si mobilita per evitare altri disastri (vedi la tardiva chiusura dei cieli dell’Ucraina orientale decretata da Eurocontrol). Ma in realtà che cosa sappiamo davvero di quello che è successo?

1) L’esplosione

Di certo non si è trattato di incidente. Ci sono dei colpevoli da individuare

2) I 10 mila metri di quota

Se non è scoppiata una bomba a bordo (ipotesi che però nessuno fa) l’aereo è stato distrutto da un missile terra-aria di potenza adeguata. È escluso che siano entrate in azione armi da guerriglieri come i missili Stinger che usavano i mujaheddin afghani. C’è un certo consenso, pur nella vaghezza polemica delle reciproche accuse fra russi e ucraini, che la distruzione dell’aereo sia stata opera di un missile Buk di fabbricazione russa. D’altra parte Mosca avanzava pure un’ipotesi alternativa (vedi il punto 5)

3) Chi possiede i missili Buk

Sono in dotazione delle forze armate russe, che però potrebbero averle cedute ai separatisti russi in Ucraina. In quel caso dovrebbero averle trasferite con i tecnici (militari regolari) capaci di usarle (altrimenti è come non averle, il know-how non si improvvisa). Ma anche le forze armate ucraine hanno in dotazione i Buk

4) Da dove è partito il missile

I satelliti americani potranno dircelo con certezza. Se la rampa si trovava in Russia al momento del lancio del missile assassino la responsabilità sarebbe certa. Ma adesso neanche gli ucraini lo sostengono più, affermando che la rampa si trovava in mano ai separatisti russi sul territorio dell’Ucraina e che nella notte è stata spostata oltreconfine tornando in Russia. Comunque una certa distinzione fra zone occupate dai separatisti russi e dalle forse regolari ucraine si può fare, sia pure fra le macchie di leopardo della carta geografica prodotte dalla guerra civile, quindi l’identificazione del luogo di lancio potrebbe avere un suo peso nonostante tutto

5) Ipotesi e accuse

Secondo gli ucraini i separatisti russi hanno abbattuto l’aero della Malaysia scambiandolo per un aereo militare da trasporto ucraino: denunciano che il leader separatista Igor Strelkov ha rivendicato su Facebook l’abbattimento di un Antonov 26 nella stessa zona in cui è precipitato il volo malese. Mosca ribatte che gli ucraini possono essere caduti nel medesimo equivoco credendo che l’aereo fosse russo, e aggiunge che potrebbero averlo abbattuto con un caccia: l’agenzia russa Ria Novosti sostiene che il Boeing 777 sia stato distrutto da un caccia ucraino Sukhoi 25 a colpi di mitragliatrice

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